Le Statue Parlanti di Roma
Madama Lucrezia, il Facchino, Marforio, l’Abate Luigi, Pasquino, il Babuino. Per secoli sono stati la voce implacabile e sarcastica che sbeffeggiava il potere a Roma. Autori anonimi affidavano a questi antichi busti in marmo la libertà di pensiero e di parola che la censura non concedeva. Così le Statue parlanti sono diventate il simbolo di una città che nelle sue espressioni più profonde non ama fare sconti a nessuno.
Antesignane di tutti i social, con il tempo le statue sono tornate ad essere solo lo splendido ornamento delle nostre strade. Un ornamento però che a mano a mano è stato intaccato da tutti i segni del tempo.
Tra il 2009 e il 2010, l’Associazione Abitanti Centro storico di Roma ha deciso di rimuovere la patina e i danni del tempo per restituire a quattro delle sei statue parlanti lo splendore dei secoli passati. Il restauro, su progetto di Giulia Silvia Ghia, eseguito dalle imprese A.t.i. Ghia ed Equilibrarte, con la collaborazione esecutiva di Sabrina De Sio, Alessio Gazzola e Patrizia Simonetti, le analisi fisiche di Arsmensurae e le analisi mineralogiche di Domenico Poggi, è durato circa un anno. Questo sito web raccoglie le fasi e la cronaca di questa piccola grande impresa. Un atto d’amore e rispetto per la preziosa bellezza di Roma.